Agliana Montale e Quarrata: dal 1° gennaio 2021sospeso servizio ALIA raccolta rifiuti speciali
Dal 1° gennaio 2021 novità per le attività industriali nella gestione dei rifiuti della produzione a suo tempo assimilati a rifiuti urbani.
Il D.lgs 116/2020, entrato in vigore il 1° gennaio 2021, attua due delle quattro direttive europee contenute nel Pacchetto Economia Circolare e va a modificare le definizioni riguardanti i rifiuti speciali assimilati agli urbani. Si stabilisce che sono rifiuti urbani sia tutti i rifiuti domestici, sia quelli provenienti da altre fonti (attività descritte nell’allegato L-quinques) ma simili per composizione e natura ai rifiuti domestici. Lo sono, ad esempio, gli imballaggi ma anche i toner (l’elenco completo dei rifiuti è nell’allegato L-quater) prodotti da un’attività produttiva, che diventano, quindi, rifiuti di tipo urbano.
L’elenco delle attività produttrici di rifiuti urbani si sovrappone quasi totalmente a quello che definisce le categorie TARI (Tassa sui Rifiuti), eccetto per la ex categoria 20 “attività industriali con capannoni di produzione”, adesso esclusa dalla produzione di rifiuti urbani.
Dal 1° gennaio quindi ALIA (gestore del servizio pubblico di raccolta) non può ritirare i rifiuti speciali (ex assimilati) alle industrie. Dato che veniva ritenuta molto probabile una proroga, né i comuni, né il gestore hanno dato l’opportuna informazione sull’argomento (si veda invece nostra comunicazione nella newsletter del 26 novembre scorso).
Questa novità ha ricadute immediate sulle imprese che conferivano rifiuti della produzione (es. tessili) al gestore pubblico in quanto assimilati a rifiuti urbani dai regolamenti comuniali (v. comuni di Agliana, Montale e Quarrata) e che oggi si trovano nell’impossibilità di proseguire con quella procedura. ALIA sta avviando una campagna di informazione specifica e , su nostra insistenza, provvederà comunque a ritirare i rifiuti già accumulati.
E’ anche possibile che predisponga un’offerta commerciale, per proseguire il servizio non più nell’ambito TARI ma come un qualsiasi operatore privato. Trattandosi però di libero mercato, le imprese possono provvedere a verificare le offerte di qualsiasi potenziale fornitore (purché ovviamente in possesso delle necessarie autorizzazioni al trattamento dei rifiuti speciali di specifico interesse) e scegliere poi a chi affidare il servizio.
In sintesi quindi dal 1° gennaio 2021:
- i rifiuti della produzione, in quanto speciali non più assimilabili, vanno conferiti a ditte autorizzate registrandone carico e scarico sul registro dei rifiuti;
- imballaggi ed altri rifiuti quali quelli derivanti da uffici, mense, spogliatoi ecc., al momento e fino ad eventuali ulteriori (auspicati) chiarimenti, verranno ancora ritirati dal servizio pubblico.*
*D’altro canto il “nuovo” art. 198, comma 2-bis, stabilisce che le utenze non domestiche possono conferire al di fuori del servizio pubblico i propri rifiuti urbani riconoscendo la possibilità di non avvalersi del servizio pubblico e di avviare i rifiuti a recupero attraverso operatori privati, rimanendo così escluse dalla corresponsione della componente tariffaria in rapporto alla quantità dei rifiuti conferiti. La scelta di optare per il libero mercato, una volta comunicata al Comune insieme all’attestazione del soggetto che effettua il recupero, vale per un periodo minimo di cinque anni. Rimane salva la possibilità per il contribuente di richiedere il ritorno al Gestore pubblico, anche prima della scadenza quinquennale.
Altra importante conseguenza del nuovo quadro normativo è relativa all’applicazione della TARI alle attività industriali. Se, infatti, nei comuni di Agliana, Montale e Quarrata, ancora si prevedeva l’applicazione della tassa ad alcune superfici occupate dalle industrie, dal 2021 è certa l’esclusione delle superfici da cui derivano rifiuti della produzione industriale. Non si dovrà quindi pagare la TARI su tutte le superfici occupate da reparti produttivi e magazzini a servizio della produzione (es. materie prime , semilavorati ecc.), che, infatti, sono escluse dal servizio pubblico.
Per la ridefinizione delle superfici soggette a TARI si potrebbe rendere necessaria la presentazione, da parte delle singole utenze, di una denuncia di variazione. Su contenuti, procedure e tempi di presentazione è aperto un confronto tra Confindustria Toscana Nord, Amministrazioni Comunali e ALIA sul quale vi terremo aggiornati.
Invitiamo le aziende associate a verificare la propria situazione e, qualora si stiano avvalendo del servizio pubblico per il conferimento dei rifiuti della produzione, a sondare il mercato per trovare operatori che possano fornire il servizio, così da non mettere a rischio la continuità del processo produttivo.
Se poi si riscontrasse di pagare la TARI su superfici operative (es. reparti produttivi, ma anche magazzini di materie prime o semilavorati), vi invitiamo a valutare la presentazione della richiesta di variazione della propria posizione attendendo magari le nostre indicazioni su tempi e modi.
I nostri uffici sono comunque da subito a disposizione per eventuali approfondimenti.
Riferimenti
GIACOMO BRIGHETTI - g.brighetti@confindustriatoscananord.it - tel. 0574455252FRANCESCO PUCCIONI - f.puccioni@confindustriatoscananord.it - tel. 0573991735