L'industria e il territorio di Lucca, Pistoia e Prato
Il territorio di Confindustria Toscana Nord Lucca Pistoia Prato rappresenta il 13,5% della superficie e il 25.1% della popolazione della regione.
Nel nostro territorio hanno sede il 31,5% degli stabilimenti industriali del territorio toscano e vi lavorano il 28,9% degli occupati dell'industria della regione. Il settore manifatturiero dell'area occupa 85 mila addetti, il 30% della Toscana. Il Valore Aggiunto totale prodotto è il 23% di quello della Toscana; le costruzioni il 24%, il manifatturiero il 26% e i servizi il 22%. L’export del manifatturiero è di 7,4 miliardi di euro e rappresenta il 22% di quello toscano. Le imprese sono presenti con strutture organizzative differenti, fortemente segmentate. Le caratteristiche delle industrie sul territorio sono diverse: a Prato il 93% dell’occupazione manifatturiera si concentra in piccole imprese, a Pistoia l’80%. A Lucca e Pistoia rispettivamente il 27,5% e il 17,3% dell’occupazione manifatturiera si concentra nelle medie imprese. La grande impresa è presente a Lucca e in misura minore a Pistoia.
Nei tre territori la vocazione imprenditoriale è molto elevata: secondo l’Istat il tasso di imprenditorialità 1 italiano è il più alto dell’Unione Europea (il 30%), quello della Toscana sale al 36%, mentre nelle tre province è addirittura del 40%.
Il territorio comprende eccellenze del made in Italy: il distretto cartario realizza il 75% del totale nazionale della carta per usi igienici e sanitari e il 45% del cartone ondulato (6% della produzione europea); i maggiori produttori di filati per maglieria di lusso e tessuti di alta gamma e per usi tecnici, sono pratesi; il polo della nautica da diporto di Viareggio ha un indice di specializzazione imprenditoriale altissimo e produce un quarto degli yacht oltre i 50 metri venduti nel mondo. A Pistoia si producono treni, metro, tram ad alta velocità venduti in tutto il mondo. Si ha una forte specializzazione nell’estrazione e lavorazione di materiali lapidei a Lucca, così come nella meccanica, declinata in vario modo nei territori; macchine per cartiere a Lucca, macchine per l’alimentare e ferrotranviarie a Pistoia, macchine per il tessile a Prato.
Infine, l’export di Lucca, Pistoia e Prato dei settori più rilevanti pesa con quote superiori al 20% sul totale della Toscana (in valori) e in particolare: 86,6% del cartario (Lucca, Pistoia), 53,5% delle macchine per l’industria (include macchine per il cartario, il tessile e l’alimentare), 29,3% dei mezzi di trasporto, 28,4% della moda (tessile e abbigliamento di Prato e Pistoia, il calzaturiero di Lucca e Pistoia), 25,7% della gomma-plastica, 22,2% degli apparecchi elettrici, 21,8% dell’alimentare (Lucca, Pistoia, Prato).
CONFINDUSTRIA TOSCANA NORD IN PILLOLE
PISTOIA, UN MOSAICO DI ATTIVITA’ MANIFATTURIERE
PRATO, CENTRO TESSILE-MODA E MODELLO PRODUTTIVO DISTRETTUALE
[1] rapporto tra numero di lavoratori indipendenti e totale dei lavoratori delle imprese