Commento di Confindustria Toscana Nord alla manifestazione SICobas

La manifestazione svolta stamattina davanti alla sede pratese di Confindustria Toscana Nord da un gruppo di persone qualificatesi come lavoratori di Ritorcitura Duemila e GH sotto l'egida SiCobas è un'iniziativa sulla quale l'associazione non ha commenti specifici di merito. Gli interlocutori sindacali dei lavoratori che Confindustria Toscana Nord riconosce ad oggi come tali sono quelli che con Confindustria sottoscrivono i contratti collettivi nazionali di lavoro applicati dalle aziende, incluse quelle produttrici di filati oggetto di accusa.

Dal punto di vista generale, Confindustria Toscana Nord e le aziende ad essa associate condannano qualsiasi forma di illegalità e di sfruttamento dei lavoratori. Anche a seguito dell'intensa campagna di sensibilizzazione svolta negli anni dall'associazione, nella generalità dei casi le aziende socie quando affidano un lavoro consistente a una lavorazione chiedono il DURC, il Documento Unico di Regolarità Contributiva. Chiedere il DURC non è, fra privati, un obbligo di legge, ma l'uso comune fra le imprese associate è di farlo, trattandosi della verifica praticamente unica - nell'ambito degli strumenti ufficialmente riconosciuti e istituzionalizzati - che un'azienda possa effettuare nei confronti di un'altra azienda per avere elementi che attestino la correttezza di quest'ultima nei confronti dei lavoratori.

Accusare imprese note per la loro correttezza di consapevole connivenza con situazioni definite - dagli stessi accusatori - di grave illegalità ne lede e ne danneggia l'immagine presso la clientela internazionale e la comunità in cui operano.